VALENTINA on this Planet

"As a woman I have no country. As a woman I want no country. As a woman, my country is the whole world" (Virginia Woolf)




About me ...

La mia foto
Lago di Garda, Italy
I miei piedi (n.36) hanno camminato per i cinque continenti: mi sono persa a Tokio, mi sono cimentata con il surf in Australia (senza grandi successi, ma con piccole soddisfazioni), ho visto il mondo da 5000 metri in Ecuador e ho corso la maratona di New York (cosa di cui vado molto fiera... 42K) - non mi piacciono i peperoni - non so cantare, ma purtroppo non ho nessuna vergogna a farlo - comunico in inglese,spagnolo e, con difficoltà, in tedesco. - a volte mi mangio le unghie - odio il rumore delle posate - amo stare nell'acqua e sentire le bolle che mi accarezzano le guance... blu, blu, blu oo O OO oO

Come realizzare un sogno

Il primo passo per realizzare i propri sogni è aprire il cassetto.

Come spesso succede a me quando al mattino apro il cassetto dei calzini, può darsi che anche il cassetto dei sogni sia un po' disordinato, quindi, passo numero due: riordinare il cassetto. L'ordine lo scegliete voi! Può essere cronologico, casuale, in base alle nostre priorità, alla difficoltà di realizzazione... up to you!

Passo numero tre: mi assicuro che quello che ho scelto sia davvero "il sogno nel cassetto" (o comunque uno dei sogni nel cassetto). Per fare ciò immaginiamo noi stessi tra qualche anno e proviamo a capire come ci sentiamo rispetto al nostro sogno: ad esempio, "mi piacerebbe aprire un chiosco su un'isola del Pacifico", bene. Chiedetevi se questo sia davvero il vostro sogno o se si tratti solo di desiderio di evasione e bisogno di allontanarsi un po' da qui... Una volta che abbiamo verificato che il nostro sogno è davvero un sogno, procediamo.

Passo numero quattro: fare una lista di cosa mi serve per iniziare e valutare se posso fare tutto da solo o se ho bisogno di altre persone. Non necessariamente devo già avere tutti gli strumenti a disposizione, è sufficiente avere quelli che ci permettono di cominciare.

Passo numero cinque: iniziare la ricerca degli elementi necessari: lista alla mano, come al supermercato.
In caso non dovessi trovare qualcosa che ho nella mia lista, posso utilizzare un ingrediente alternativo?
OK, qualcuno di voi starà pensando che per realizzare il suo sogno ci vogliono i soldi. Vero! Se voglio aprire un bar, un b&b, un negozio... ci vogliono i soldi, ma non abbiamo detto che oggi fate la lista delle cose che vi servono e domani ... puf.. sogno realizzato, chiavi in mano e via. E meno male! Perché non siamo programmati per gioire dei risultati ottenuti con tanta facilità... anzi, quelli spesso accrescono la nostra insoddisfazione. Pensate all'infelicità dei famosi che non sanno più come spendere i propri soldi perché tutto quello che immaginano lo possono avere subito...
Quindi, i punti 4 e 5 si riferiscono al momento in cui io, con i mezzi che ho, vado verso il mio sogno. Ciò si può fare nei seguenti modi: affiancando qualcuno che ha già messo in pratica quello che noi abbiamo in mente, studiando (ad esempio, voglio diventare una guida turistica: serve una qualifica? esistono dei corsi?) e, infine (può essere un po' difficile, ma perché non provarci?) cercando uno sponsor (oggi per le nuove idee e per le nuove attività  e ci sono tanti concorsi, finanziamenti, programmi di incubazione... Può darsi che la soluzione sia più a portata di mano di quanto si pensi).

Punto numero sei: ma che è un punto da tener presente sin dall'inizio, non aver paura di sbagliare o non mollare solo perché non avete l'appoggio di parenti, fidanzati e amici.

Al punto numero sette ci devo ancora pensare, magari non ci sarà nessun punto numero sette, non sono partita con l'intenzione di scrivere un decalogo, magari un "esalogo" è sufficiente... chi lo sa... ditemelo voi!


HO VOLUTO LE SCARPE? ORA CORRO


Babbo Natale mi ha portato un nuovo paio di scarpe per correre... Ora devo proprio alzare le chiappe e tenere ben presente il decalogo del runner:
  1. Uscire dalla porta è spesso il passo più difficile di una corsa
  2. Tutti i runner sono uguali, alcuni sono soltanto più veloci
  3. Se fosse facile, tutti vorrebbero essere un runner
  4. Una brutta giornata da runner batte sempre una buona giornata di lavoro
  5. Alla linea di partenza, ricordati come sei fortunato a essere lì
  6. Non cercare di sorpassare i cani
  7. Parti per spaccare, preparati a uscirne a pezzi
  8. Per quanto lento, sei sempre più veloce di uno seduto sul divano
  9. Le gare non sono soltanto per chi corre veloce
  10. Non ci sono scorciatoie

SOUTH AFRICA ... over the rainbow...


La parola Sud Africa richiama nelle vostre menti immagini più svariate: qualcuno chiede dei leoni, altri chiedono del clima, altri del cibo... ma credo che nessuno abbia un'idea chiara di cosa ci sia laggiù, in quei luoghi remoti nella punta del Continente Nero... e nemmeno io prima di farci capolino. 


Per i più ignoranti in geografia, sottolineo che il Sudafrica è uno stato, non è semplicemente il sud dell'Africa! Mi è capitato di dire: "Vado in Sudafrica" e di sentirmi rispondere "Ma dove esattamente? in Namibia? giri tutto il sud?"... il Sudafrica è uno stato, definito anche "the rainbow nation", la nazione arcobaleno, di chi non vuole più essere solo "in bianco e nero".

A chi mi chiede che cos'ho visto, rispondo sempre che ho visto cose belle e cose brutte. 
Johannesburg è una città che non ti accoglie, forse perché la nostra pelle bianca ricorda un passato di segregazione difficile da perdonare... 
Abbiamo subito capito che per vedere la bellezza del Sudafrica, bisogna uscire dalle città, e lasciarsi affascinare da una natura che è riuscita a lasciarci a bocca aperta come due bambini. 

Il Sudafrica non ti abbraccia, ti scuote e ti butta in faccia le sue contraddizioni. La povertà di molta gente, che chiama "casa" una baracca fatta di quattro lamiere e un pezzo di plastica, dove le giornate passano lente senza un lavoro, e le notti arrivano prima senza l'illuminazione elettrica...  in contrapposizione con la ricchezza della natura, che si mostra nella sua maestosità e ti fa sentire un puntino nel mondo. 

Forse non siamo poi così soli…



Jeff Ragsdale è un uomo che lo scorso anno soffrì una crisi depressiva  e si sentì solo ed isolato nella città di New York.
La disperazione l’ha spinto a spargere volantini per la città con il suo numero di telefono e un semplice messaggio: “se qualcuno vuole parlare di qualsiasi cosa, mi chiami”.
La risposta fu sorprendente, con centinaia di telefonate provenienti da New York, da tutta l’America e addirittura da tutto il mondo.
Con alcune delle persone dall’altro capo del telefono, Jeff ha stretto una profonda amicizia e da molti ha trovato il conforto di cui aveva bisogno. È stato contattato da un carcerato, da una vedova che aveva lasciato l’America Latina per vivere con il marito il sogno americano nella Grande Mela… e da tanti altri che hanno raccontato le loro storie e ascoltato la sua.
Con due collaboratori, Jeff ha raccolto e trascritto le conversazioni, i messaggi di testo e quelli lasciati in segreteria, e li ha raccolti in un libro.

Forse non siamo poi così soli… 

I miei viaggi e le mie impressioni

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